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al testo di Gil
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Che cos'è la poesia? Forse non è concepimento per il parto e parto per la lettura? Cosicché essa stessa diventa un tentativo di seduzione, l'artificio osceno del poeta per irretire il lettore, foss'anche questi e quegli un'unica maschera di parole. O che cos'è la poesia? È forse il cielo che copre la nuda terra come un uomo la propria amante? Hanno ceduto le parole il loro segreto, un siero aggiunto, una discordia, la discordanza tra il nero e il bianco, un'intercapedine nella lingua, un uso laterale dei costrutti fonematici, uno scarto tra l'io e il tu, un incidente, una teoria di celle recludenti ogni respiro. Non chiamarni per nome, non esisto: sono stata per te solo un mero andare a capo.
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